Capitolo 6 - La fuga

Mist Ball

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    «Ero io cosa?»
    Lo guardai, ebbi un attimo di titubanza
    “Possibile? Magari gli somigliava davvero molto ma non era lui”
    “Nick, mi scuso, Arceus voleva che te ne accorgessi da solo, quell’uomo era lo stesso ragazzo che hai di fronte. L'oscurità che hai avvertito nella foresta ne è la prova inconfutabile. Frank si perderà completamente nelle tenebre fra tre anni”
    Mi rispose Latios, io restai a fissarlo prima di dirgli
    “Quegli occhi… cosa è successo ai suoi occhi?”
    “Quello era lo spirito di Kyurem”
    «Tu, non ci posso credere»
    Avevo le lacrime agli occhi
    «Nick, calmati, cosa succede?»
    Mi mise una mano sulla spalla, la levai di scatto
    «Levati! Non mi toccare»
    Gli urlai contro
    Che dovevo fare? Ucciderlo? Come avrei mai potuto fare? L'alternativa quale era?
    “Latios... si può cambiare il destino di un solo uomo?”
    Gli chiesi io freddo e timoroso della risposta
    “Nicholas... è impossibile cambiare il destino”
    Rispose lui impassibile
    “Lo temevo... allora dimmi... Dimmi perchè sono qui! Non ha senso! Se il destino non può cambiare perchè un Dio ha voluto distruggermi la vita per farmi fare un tentativo del genere? Tutto ciò è assurdo!”
    Continuavo a non capire
    “So cosa stai pensando... È normale ma sappi una cosa: non dovevi scoprire il futuro. Non so come sia possibile ma c'è stato qualcosa che ha cambiato il destino stesso”
    «Nick!>>
    Mi urlò Frank vedendomi con lo sguardo perso
    Decisi di non provare ad ucciderlo. Scelsi di fuggire, se davvero il futuro poteva cambiare non era certo stando vicino al nemico che avrei potuto farlo
    Montai sopra Latios e senza proferir parola iniziai ad alzarmi in volo
    «Nick… perché mi fai questo? Cosa è successo?»
    Mi chiese lui quasi disperato
    Stava iniziando ad incupirsi ma non me ne importava tutti siamo soli al mondo, gli amici, tutti, prima o poi ci tradiranno. Quando pensi di aver trovato un minimo di felicità ci sarà sempre qualcosa pronto a portartelo via fin quando lo stesso destino non ti diventa avverso
    “Latios, vola via!”
    Latios attivò la condivisione visiva
    “Dove andiamo?”
    Mi chiese lui. Era un mondo nuovo in cui ero costretto a vivere. Se era nella mitologia che dovevo vivere allora era la mitologia che dovevo conoscere
    “Voglio scoprire di più su questo mondo, se sono arrivato qui ci deve essere un modo per tornare indietro, c’è una raccolta dei miti di questo posto?”
    “C’è qualche biblioteca, la più grossa è a Canalipoli, esattamente rispetto all’altra parte dal tempio di Arceus”
    “In quanto mi puoi portare li?”
    Un piccolo pensiero andò a Jir, volevo sapere tutto su lui e sui suoi sette giorni
    “Dieci minuti se voliamo veloci”
    “Sfreccia allora, a Canalipoli!”
    Mi accovacciai su Latios per ridurre la resistenza dell’aria, gli afferrai il collo tenendolo fra le braccia, che strano, pelle dura eppure in certe zone sembrava quasi piumoso al tatto. L'unica esistenz di cui potevo fidarmi era un essere venuto da un altro mondo con poteri paranormali. La cosa aveva un che di deprimente.
    I paesaggi si mescolavano, i laghi, il Monte Argento che bruciava ancora parzialmente, per un attimo pensai di visitare Rosso ma poi capii che non sapevo nemmeno come trovarlo e non avrebbe potuto aiutare più di tanto, probabilmente sarebbe stato Jir la chiave per tornare indietro, questo significa che avevo solo cinque giorni e mezzo per trovare un modo per farlo.
    Poi il paesaggio innevato, Latios si iniziava a stancare ma si spinse al massimo, non sono sicuro che un Pokémon nella norma possa volare così tanto. D’improvviso ecco il mare, sconfinato e subito dopo iniziai ad intravedere una costa in lontananza
    “Nick, quello è la regione di Sinnoh, siamo quasi arrivati”
    Latios si avvicinò a una grossa città portuale, li iniziò ad atterrare sopra un ponte levatoio
    “Però, non si stupiscono molto eh?”
    Dissi io notando che nessuno si fermava ad ammirare Latios
    “Canalipoli è un grosso punto di contatto con il resto del mondo, un Leggendario è raro ma diciamo che se ne vedono ogni tanto nelle grosse città come questa”
    “Capisco, piuttosto, dove è la biblioteca?”
    Gli chiesi io quasi impaziente
    “Oltrepassa il ponte levatoio, dovrebbe essere in fondo alla strada, sulla destra”
    Riconobbi subito l’edificio, sia dal logo del libro, sia dalle dimensioni enormi, essendo la più grossa biblioteca di quel mondo non mi aspettavo di trovare un vecchio edificio cadente
    Entrai, subito dentro fui colpito da una cosa, le persone non sembravano star bene
    “Che occhiaie che han tutti”
    “Dormon poco, è una cosa comune in questa città, pare”
    “C’è un motivo?”
    Era una cosa assai strana ma di certo fra fatine verdi che fan viaggiare nel Tempo e uccelli in fiamme che portano la primavera era quasi la più naturale
    “Incubi sembra, causati da un Pokémon Leggendario che pochi posson incontrare, Darkrai”
    “Un Pokémon che crea incubi?”
    “Diciamo, Darkrai trae energie dagli incubi e dalle paure dell'uomo, piuttosto, tornando a noi, cosa ti interessa della biblioteca?”
    Un parassita che si nutre della tristezza delle persone, se provasse a farlo con me non si staccherebbe più, immagino
    “Mi interessa molto sapere come è stato creato questo mondo, la leggenda di Jirachi e quella di Kyurem”
    “Ok, chiedi a una bibliotecaria della sezione miti e leggende, ora, scusami…”
    Latios brillò per un attimo e poi svanì all'istante
    “Latios! Che razza di gioco è?”
    “Sono invisibile, non posso entrare, sai, le regole”
    La situazione aveva un che di comico, ma tentai di non ridere, mi avrebbero preso per pazzo
    «Scusi, la sezione “Miti e Leggende” dove si trova?»
    Chiesi a una signora che mi sembrava una bibliotecaria
    «Guardi, deve salire le scale, al piano di sopra ci devono essere degli scaffali molto grandi, ci sono delle targhette che indicano il genere, fra quelli c’è anche “Miti e Leggende”»
    «Grazie infinite!»
    «E di cosa, è il mio lavoro»
    Mi disse quella sorridendo per poi tornare a catalogare libri
    Salii le scale, identificai lo scaffale in questione
    “Dio quanti sono, ci metteremo anni!”
    Fu allora che Latios fece cadere un libro con Psichico, lo raccolsi, poi un altro e un altro ancora
    Iniziamo a leggere
    In origine non c’era nulla ad eccezione di due enti sommi. Questi enti li possiamo chiamare Luce e Ombra. L’ente della luce continuava ad alternarsi con la controparte, l’ente dell’ombra. Seppur prive di coscienza queste due essenze insieme rappresentavano quello che possiamo chiamare Dio. Il Tutto e il Nulla. Ed era proprio nel Nulla che il Dio ancestrale esisteva
    Il Nulla stesso doveva trarre potere da qualcosa, o meglio, da qualcuno, oppure lo stesso Nulla sarebbe collassato su se stesso distruggendo la Divinità. Allora l’essere Oscuro creò un corpo, dandogli il Potere del Nulla, dell'Assenza e della Distruzione. Fu allora che possiamo fissare la nascita dell’esistenza paradossale del Nulla stesso: Kyurem.
    Nel momento in cui l’Oscurità creò Kyurem si ebbe la creazione, allora la Luce riuscì grazie al corpo di Kyurem stesso a generare uno stadio embrionale della vita. L’Ombra prese possesso del corpo di Kyurem mentre la Luce si impadronì dell’embrione.
    Kyurem si dissolse per evitare ulteriori paradossi ma sapeva benissimo che il più grande pericolo per i suoi poteri era l’embrione
    Immerso anch'esso nel niente si sviluppò fino a dar vita ad un essere semidivino: Arceus.
    Grazie ai poteri della Luce Arceus diede vita alla Creazione, creò creature contenenti copie di parti del suo potere, creò Dialga, a cui affidò il Tempo e Palkia, a cui affidò lo Spazio. Palkia allargò l’universo in maniera smisurata, forse eccessiva, il Nulla allora venne inglobato nella Creazione. Ancora oggi, a distanza di miliardi di anni da quell’attimo il potere del nulla resta intorno a noi, i buchi neri del nostro universo ne sono un esempio lampante ma anche le più presenti: Materia Oscura ed Energia Oscura sono fattibili derivati di quel potere. Nel momento stesso in cui il Nulla si mescolò alla Creazione si generò il Chaos. Li dove prima era ordine puro ora gli avvenimenti si susseguivano senza un senso logico ne una regola. Arceus per tenere sotto controllo questa forza creò Giratina. Questa creatura però non era figlia di Arceus, ne di Kyurem. Il caos è un misto di Essere e Nulla, manifestò una natura violenta. Kyurem tentò più volte di distruggere il mondo, grosse battaglie furono combattute per tenere a bada la sua forza ma le perse tutte. Kyurem non esiste più, di lui resta solo un guscio vuoto. Ombra ha lasciato il suo corpo per poi dissolversi.

    A quel punto latios mi passò un altro libro
    Dopo la creazione del mondo Kyurem vagò sotto forma di meteora nell’universo. Arceus tentò più volte di creare un mondo capace di ospitare la vita
    Creò prima 3 dimensioni, la dimensione del Tempo, la dimensione dello Spazio e infine la dimensione del Caos, detta anche Mondo Distorto. Ma nessuna di queste era capace di ospitare la vita
    Allora creò il mondo dei Pokèmon, secondo alcune teorie non accertate Arceus ha creato un altro mondo parallelo al nostro, in origine i due mondi erano uniti ma poi i ponti di collegamento sono stati chiusi.
    Kyurem giunse nel nostro mondo quando questi ponti erano ancora aperti, arrivato sotto forma di meteora ebbe un impatto con quella che ora è la regione di Unima. Il cratere oggi è conosciuto come “Fossa Gigante”
    Ci fu una lunga lotta fra Kyurem e Dialga, Palkia, Giratina e Arceus, che vide vincitori i leggendari della Luce. Ombra però non poteva essere sconfitto. Arceus allora creò gli umani, a loro diede il compito di vegliare su Kyurem. La persona a cui fu dato Kyurem lo passò al figlio, il potere di quella famiglia si consolidò, il rito di “passaggio” divenne una cerimonia quasi sacra. Poi, un giorno, due gemelli, capostipiti della dinastia, reclamarono entrambi Kyurem, scoppiò la prima guerra fra gli umani che ebbe come risultato la divisione di Kyurem in Reshiram e Zekrom e un guscio vuoto che chiamiamo come il Pokèmon Oscuro che è stato un tempo, Kyurem stesso.

    Latios mi passò un altro libro ancora
    Jirachi e i desideri
    Dopo la creazione degli umani venne loro data una coscienza, Kyurem, dopo la divisione, tornò dove parte del suo potere si era radicato ovvero nello Spazio. Jirachi venne creato per esaudire i desideri degli umani dal cuore puro ma perché questi non ne abusassero fu posto in una cometa. Sempre sveglio e vigilante vagava in giro per l’universo come in pattuglia, controllando che il disastro di Kyurem non riaccadesse. Un giorno però Kyurem tornò su questo mondo, quando Jirachi se ne accorse provò a fermarlo ma Kyurem lo congelò. Arceus con il potere rimasto riuscì a sciogliere il ghiaccio di Kyurem ma nulla può fermare l'assenza della creazione di Ombra. Il ghiaccio si riformò dopo sette giorni tuttavia, dopo mille anni, questo si indebolì e il potere della Luce prevalse dissolvendolo di nuovo. Arceus poi tornò alla dimensione originale dove tutt’ora risiede, dormiente

    Era pieno di libri interessanti, e in una giornata imparai cose per me inimmaginabili. Secondo alcune teorie ci sono sei mondi paralleli, ognuno dei quali è collegato agli altri in un unico punto, le rovine Sinjoh, esattamente dove l’uovo di Arceus si è schiuso, ho imparato molto su leggendari da poteri inimmaginabili e storie Mitiche che sembravan più favole che leggende
    Leggendo il tempo volò, si fece sera in un lampo, decisi di cercare un albergo, anche se non avevo soldi Latios mi diceva di provare
    Uscii dalla biblioteca, mi avviai verso il ponte levatoio, mi sentivo seguito, eppure li c’eravamo solo io e la mia ombra… era assurdo. Tutti si erano ritirati nelle loro case, cosa incredibile per una metropoli di quel genere. Cominciai a sudare.
    Iniziavo ad aver paura di tutto
    “Ho sonno, sono solo stanco”
    Continuavo a ripetermi
    Mi fermai alla fine del ponte levatoio, avevo bisogno di prendere fiato, era sera, non notte ma la città era desertica
    “Che ci sia una sorta di coprifuoco?”
    Continuavo ad aver paura, mi guardai vicino, nulla. Restai immobile a fissare la mia ombra
    “Sbaglio… o si è mossa?”
    “Ho avuto la stessa impressione, Nick”
    Dalla mia ombra iniziò ad affiorare una figura strana, bianca sopra la testa, a mo’ di fumo, completamente nera, occhi azzurri e un cerchio rosso all’attaccatura del petto
    “Cosa è questo?”
    “Nick, scappa, vai in un centro Pokèmon! Quello è Darkrai!”
    Disse Latios buttandosi fra me e lui, Darkrai per tutta risposta lo agirò senza colpirlo
    Iniziai a correre, quella figura mi inseguiva, arrivai di fronte al Centro Pokèmon, aprii la porta ma poi quella voce, veloce e inquietante, era di Darkrai oppure... no, era di una ragazza
    «Vuototetro»
    Darkrai alzò un braccio, creò una sfera nera come la pece. La ruppe con un gesto delle dita in tante altre piccole sfere e le scagliò contro di me, una mi colpì. Caddi a terra.
    Mi alzai
    Di nuovo quel deserto
    «Latios! Jir! Celebi!»
    «Non verranno»
    Era la voce di Frank, quasi come se fosse portata dal vento
    «Cosa vuoi?»
    Gli chiesi io
    «Non verranno, sei solo, ti han abbandonato tutti»
    Disse lui ridendo
    «Vai via!»
    «Scacci le tue paure? Sei sempre stato un fallito!»
    «Ho detto via!»
    «Scacci le tue paure, le mie parole, sai che sono vere ma ti tappi le orecchie, cosa pensi che farai ora?»
    Non riuscivo a capirci nulla
    «Nick»
    Questa volta fu Arceus a parlare
    «Il futuro non può cambiare, Nick. Sarai bloccato qui, per sempre»
    «Nick!»
    Era mio zio questa volta
    «Mi hai lasciato solo, sei fuggito, eri tutta la mia famiglia, e mi hai abbandonato, mi hai deluso»
    «Ma io… io veramente…»
    Iniziai a parlare nel mondo reale
    «Ma zio… io.. io… hei un momento, dove mi trovo?»
    Ero su un lettino bianco
    «Finalmente si è svegliato! Nome?»
    «Eh? Ma cosa è questo posto?»
    Aveva tutta l’aria di essere un ospedale, ero in un lettino da ospedale, in una camera dove c’ero solo io e avevo di fronte una tipa vestita da infermiera
    «Ti trovi all’ospedale di Canalipoli»
    «Ospedale? Cosa è successo?»
    Continuavo a capirci sempre di meno, era solo un incubo?
    «Sei svenuto all’entrata di un Centro Pokémon, han tentato di farti rinvenire ma senza risultati, sembrava che tu stessi dormendo così han chiamato un’ambulanza e ti han portato qui»
    «E… cosa mi è successo?»
    «Hai dormito per tre giorni praticamente»
    “quella sera mancavano… 5 giorni, questo significa che oggi ne mancano solo due! Ho dormito per la metà del tempo di Jir! Dannato lo stupido idiota che sono!»
    «Come è possibile dormire per tre giorni?»
    Chiesi stupito
    «A Canalipoli vive un Pokémon di nome Darkrai. Pare che sia il responsabile degli incubi del mondo, non è un Pokémon aggressivo tuttavia in questi tempi attacca le persone che vi si avvicinano»
    «Ma è terribile»
    «Già, per fortuna si comporta così solo una volta al mese, ormai siamo fuori pericolo anche se... Si vocifera che sia comandato da qualcuno negli ultimi tempi»
    Ricordai la voce della ragazza che avevo sentito prima di svenire
    «Senta, io devo andarmene di qui, ho delle faccende importanti da sbrigare e… hei, dove è la mia roba?»
    «Avevi uno zaino con te, solo quello oltre i vestiti, vero?»
    «Si, dove è il mio zaino?»
    L’infermiera aprì una delle ante di un armadio
    «Eccolo qui, è questo vero?»
    Disse passandomelo
    «Si, è sicuramente lui»
    La prima cosa che feci fu aprirlo per controllare se la Mist Ball era li
    “ok, è qui dentro, per fortuna, l'han raccolta”
    Pensai sfiorandone la superficie, liscia come vetro
    «Che ore sono?»
    Dissi tentando di pensare a un modo per fuggire di li
    «Sono le dieci e mezza di sera, come ti senti ora?»
    «Ho la gola un po’ secca»
    «È comprensibile, ti porto dell’acqua, non muoverti senza nessuno, potresti sentirti male, è pericoloso»
    Era fatta
    «Hei, so bene come comportarmi, non ho tre anni»
    «E va bene, Matusalemme brontolone, ti porto l’acqua, sta li»
    «Ah questi giovani d’oggi»
    Dissi in tono ironico
    Appena l’infermiera se ne fu andata dalla mia vista, da bravo paziente educato afferrai il mio zaino, i miei vestiti, la Mistball, aprii la finestra e fischiai richiamando Latios sperando che mi sentisse. Evidentemente aveva capito cosa volevo fare e si fece trovare già sotto il davanzale
    “Finalmente, avevo paura, Nick, cosa è successo?”
    Mi chiese preoccupato
    “Dovresti saperlo meglio di me, io ero quello svenuto, non tu”
    “Abbiam perso tempo, monta su, dobbiamo sbrigarci”
    “Ad andare dove?”
    “Sinjoh, devi incontrarti con Arceus”
    Che fosse successo qualcosa in mia assenza?
    “Sbrighiamoci allora! A Sinjoh! Più veloce del vento!”
    Montai su Latios che era fuori dalla finestra e sfrecciammo via dall’ospedale, lasciandoci l'infermiera, Canalipoli e Darkrai alle spalle
    “Cosa vuole Arceus da me ora?”
    Chiesi mentre Latios attivava la condivisione visiva
    “Frank è capace di tutto, fra qualche anno troverà il modo di rubare Reshiram e Zekrom, a quel punto, i due leggendari nati dal nulla potrebbero… è assurdo. Se Kyurem venisse riformato nemmeno Arceus stesso potrebbe sconfiggerlo e non solo... Avrebbe delle conseguenze sul tempo inimmaginabili. In questi giorni sembra essere successo qualcosa di grave, nemmeno io so cosa, dobbiamo sbrigarci!”
    “Qualcosa di grave? E io che ruolo go in questo?”
    “Facile, devi trovare un dannato modo per bloccare Frank, sei l’unico umano capace di farlo, secondo Arceus e secondo me”
    Disse lui aumentando la velocità
    “Mi state sopravvalutando”
    Dissi io nella mia modestia
    “Per una volta potresti chiudere il becco? Non spetta a te decidere, ora tieniti forte! Acceleriamo!”
    Arrivammo li prima ancora delle undici credo
    La neve cadeva leggermente sulle Rovine, eravamo fuori dal Tempio
    “Nick… sento una presenza… strana, è nel Tempio di Arceus, non sembra cattiva è solo… fuori controllo! Oh no, non di nuovo! Nick! Dobbiamo andare al tempio di Arceus, ora!”
    Mi urlò Latios
    Entrammo in fretta e furia, superammo la scalinata fino a ritrovarci nella stanza con il disegno circolare sul pavimento e gli affreschi distrutti, era tutto come l’altra volta, o meglio, quasi tutto
    Il cerchio viola… quello di Giratina… era diventato cavo, come un portale
    Un verso inquietante, quasi demoniaco
    “Nick, è Giratina, se dovesse allargare questo portale il tempio verrebbe distrutto! Dobbiamo fermarlo!”
    “Giratina? Il Chaos? Sei matto? Ho solo un dannato uccello bianco e blu, un tubero verde con le ali e una stella grigia che esaudisce i desideri! Che diamine di possibilità abbiamo contro il Chaos?”
    “Mi sottovaluti… Ti dono di questo oggetto… è il mio cuore, il mio tempio, è la Cuorugiada”
    Mi disse passandomi una sfera blu con Psichico, dal diametro di pochi centimetri, lucida, un po’ trasparente, quasi di vetro colorato
    “A cosa serve?”
    “Se l’avvicini a me aumenteranno i miei poteri, è uno strumento importantissimo, usalo con cura”
    “Me l’hai data per fartela ridare?”
    “Solo quando vorrai, è pericoloso mostrare il Tempio di un Leggendario quando qualcuno ti vuole morto, se lo distruggessero perderei ogni potere ma per distruggerlo dovrebbero uccidere te e se lo facessero sarei inutile lo stesso”
    Il portale si allargò, entrammo e… si richiuse alle nostre spalle
    “Una trappola?”
    Pensai io preoccupato
    “Possibile ma perché?”
    Di nuovo quel verso, poi la figura degli affreschi, grigia e gialla con i tentacoli dietro la schiena apparve da dietro un monte, quel mondo era strano, era un insieme di isole fluttuanti nel niente, alcune di lato, altre a teste in giù, montagne e grotte, cascate che scorrono dal basso verso l’alto e pieno di nuvole di gas viola dall'aspetto poco rassicurante
    Giratina ci guardò, svanì all’istante, Montai su Latios, iniziammo a sfrecciare, stavamo fuggendo via da quel posto quando Giratina riapparì dietro di noi, ci afferrò con la sua enorme coda e iniziò a colpirci con i tentacoli, Latios sembrava in difficoltà, gli lanciai la Cuorugiada, con i poteri psichici bloccò giratina nell’esatta posizione in cui era, pochi istanti e poi… Giratina ci rilasciò, Latios scaraventò con Psichico Giratina contro la montagna
    “Diamine, te lo riconosco, sei potente!”
    Solo a quel punto notai ce Giratina era sparito di nuovo
    “Avverto una nuova presenza… Diamine, si è potenziato, ha la Grigiosfera ora! È molto più potente di prima! Nick! Scappiamo! Non possiamo opporci!”
    Iniziammo a scappare, poi Giratina ci riapparve dietro, ci si scaraventò contro, urlai.
     
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